martedì 2 luglio 2019

Poetry Box: Taccuini d’Artista in scatola di Donato Di Poce (I Quaderni d’Arte del Bardo)
























Queste Poetry Box pur essendo il cuore pulsante e appendice del Progetto ©Archivio Internazionale “TACCUINI D’ARTISTA” di Donato Di Poce, (www.taccuinidartista.it) , ha una sua specificità e originalità, e un duplice scopo: didattico e focus poetico su un media che ha caratterizzato le avanguardie del ‘900 e ancora denso di “ContaminAzioni” e sviluppi. La scatola, come contenitore ma anche come matrice di senso e di messaggi, custode di sogni e segreti, culla di semi visionari e poetici, in cui immagina, segno, parola e visione si contaminano felicemente e diventano scrigni magici di poetiche di importanti artisti Internazionali e di Alunni della scuola sapientemente guidati e seguiti da Mauro Rea. Queste poetry box, spesso sotto forma di libro d’artista, altre volte di contenitore informale delle più ardite sperimentazioni di linguaggi artistici(disegno, poesia visiva, collage, fotografia, poesia), a volte di pure provocazioni visive, raccolgono i disegni preparatori degli artisti, i diari, i dessins e i collages, le sinopie, gli “skethbook”, i progetti, i “carnets” gli scarabocchi, la “mail-art” e i “libri monotipi”, in una parola “I percorsi nascosti della creatività”, che ci permettono di entrare nelle “stanze segrete” e negli “atelier” degli artisti, di sbirciare dal loro buco della serratura, per vedere, toccare, leggere, “i taccuini segreti degli artisti”. Queste poetry box, vanno di pari passo con l’originalità dei ”Taccuini d’Artista” e della Street Art di cui condividono la pura passione della ricerca e della comunicazione più intima e vera. Un grido esistenziale tra ricerca artistica e condivisione dell’intimità cosmica, una ricerca di etica e solidarietà che traccia in modo indelebile il cammino dell’umanità. (Donato Di Poce)

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martedì 21 maggio 2019

EMILIO VILLA: e l’arte dell’uomo primordiale: estetica dell’origine (I Quaderni d'Arte del Bardo a cura di Donato Di Poce)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo saggio intende esplorare un aspetto di grande importanza per la comprensione della personalità eclettica di Emilio Villa, illuminando un nucleo di pensiero antropologico alla radice della dimensione artistica e dimostrando il nesso consequenziale dell’unità della lingua, del pensiero, dell’arte e del sacro: giunge così a inverarsi il rapporto, indissolubile nella dimensione originaria, tra scrittura e immagini, in un’unità sostanziale delle manifestazioni espressive umane. Prendendo spunto dalle incisioni rupestri di antiche caverne, in Francia e in Italia, Villa attribuì a queste manifestazioni “primitive” un ruolo pionieristico all’origine dell’arte e un senso di ri-generazione del mondo. Pertanto, le riflessioni proposte in questo saggio intendono porsi come contributo per una lettura più approfondita della personale riflessione di Emilio Villa nei confronti dell’arte, da cui emerga il fondo abissale della sua originale e archetipica concezione artistica. (GABRIELLA CINTI, 14 APRILE 2019)
Photo cover "Volo primordiale" by Stroli
Gabriella Cinti, nata a Jesi, italianista, poeta, scrittrice, saggista, performer in greco antico.
Libri: Poesia: Suite per la parola (Péquod, 2008), Euridice è Orfeo, (Achille e la Tartaruga, 2016), Madre del respiro(con la prefazione di Alberto Folin) (Moretti e Vitali, 2017). In uscita: La lingua del sorriso: poema da viaggi (con la prefazione di Francesco Solitario), Prometheus editore, Saggi: Il canto di Saffo-Musicalità e pensiero mitico nei lirici greci, Moretti e Vitali, 2010. Sulla sua poesia, il saggio: Franco Manzoni, Femminea estasi. Sulla poetica di Gabriella Cinti, Algra editore, Catania, 2018. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali, sue poesie sono presenti in diverse antologie, presente in Festival letterari internazionali.
La sua mail è gabriella.cinti@yahoo.it
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Santiago Calatrava: I ponti senza tempo di Donato Di Poce

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Conosciuto in tutto il mondo noto come architetto, Calatrava è anche scultore e pittore, sostiene che l'architettura sia un combinare tutte le arti, ricollegandosi così a uno dei suoi ammirati maestri Le Corbusier. La sua poetica infatti richiama molteplicità e contaminazione di stili, materiali e poetiche. Eppure il suo stile unico è caratterizzato da una pulizia, essenzialità e forme primarie che donano purezza e adattabilità della forma nello spazio, e hanno il dono raro e sublime della leggerezza. Le sue opere sono poesie scolpite nelle spazio, matrici sognanti che prendono forma, in questo supportato spesso dall’uso dell’acciaio e del bianco e richiami simbolici al mondo animale o della natura. (Donato Di Poce)
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https://www.amazon.it/dp/B07J4JVJPH/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1538981045&sr=1-1&keywords=stefano+donno

CARMELA CORSITTO: IL BRUSIO DEL NULLA DI DONATO DI POCE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Donato Di Poce – “In questo breve scritto critico tralasceremo il suo percorso iniziale (che lasciamo agli storici dell’arte, che iniziato negli anni 80 con la pittura figurativa e il disegno, ha proseguito con la sua ricerca muovendosi nell’area Informale e Concettuale) e ci concentreremo più sulla sua definitiva maturità stilistica, che compie quel salto verso il 1995 nel il tridimensionale, l’installazione polimaterica e il libro d’artista (medium privilegiato che la caratterizza particolarmente per la sua poetica della leggerezza e dell’incanto pieno di poesia e di assoluto). Con opere in tecnica mista su legno“senza titolo”, del 1995-1996 avviene l’incontro e la scoperta della materia che la nostra artista mette subito in relazione e contaminazione con le tracce del vuoto e il segno informale, con suggestioni aniconiche e simboli che (triangolo bianco) di rara intensità, tracciando segni dal nulla e sul nulla
 
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DONNE PER L’ARTE: L’Arte invisibile delle Donne nell’Arte Contemporanea di Donato Di Poce


























Un viaggio nell’arte contemporanea unico nel suo genere quello affrontato dal poeta e critico d’arte Donato Di Poce in questo suo nuovo lavoro editoriale. Percorsi estetici e formali differenti per latitudini e risultati di ricerca, accomunati dall’eccezionalità di ogni singola artista analizzata con perizia analitica da un punto di vista critico e poetico. Le protagoniste sono Maria Elena Danelli, Maria Galano, Aurora Maletik, Maria Mesch, Enza Miglietta, Paola Scialpi, Betty Zola. Questa è la singolarità dell’opera, che continua la tradizione editoriale de I Quaderni d’arte del Bardo per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.

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